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Intro
01:30
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Sottosuono
04:06
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pensavo ce l'avessi fatta:
inviato un contratto in Francia
mentre la gente si complimentava:
"frà il disco spacca!"
si qualche critica a qualche traccia
ma qualsiasi cosa faccia ci metto la faccia
proseguo a oltranza
tra prodotti professionali o amatoriali,
occasioni promozionali e stores digitali
se digitavi il nostro nome qualche tempo fa o sbagliavi o avii chi circari
continuo a scrivere tra offerte di pezzi in radio
e vendere a sti prezzi è caro
ma se non pensi allo scrauso
per un secondo l'applauso ti rende il resoconto di quanto non ho ancora sminkiato il mio suono
al contrario
ho seguito il feedback, rappresento mixmen, ma non ho ucciso la mia musica come hitman
sono rimasto con un piede nel trend, un piede nel trash, un piede nel rap
e ora metto mano al videogame
tu premi start per iniziare: punto primo
un album su un sito che ancora nessuno ha sentito
nessun consiglio per l'acquisto, nessun mito
non è mai esistito
ho il numero della radio e lo perdo dal telefonino
forse lo rigetto
non scrivo di getto, a volte lo ammetto
sfigato, poeta maledetto
che hai detto?
certo! mi permetto di affidare al lancio di una moneta il mio prossimo progetto
rit.
resto nel sottosuolo
col mio sottosuono
e mi sottopongo
a questo sottovuoto
in fondo è un sottogioco
con cui sottogodo
i bit sono otto
il luogo è il sottosuolo (sottosuono)
pensavo ce l'avessi fatta: ma a fare cosa?
in realtà non l'ho mai saputo, è una faccenda misteriosa
penso solo a fare rime a iosa, poi ho saputo a cosa porta cosa
e al punto di non ritorno ero lontano da casa
cosa posso chiedere di più? quando mi si apre la diffusione che stavo sognando
mentre l'espressione che andavo pompando tanto cresceva che
non sembravo più un matto, un fenomeno isolato
cos'è cambiato?
forse niente
forse siamo migliorati solamente o stiamo continuando pur distrattamente
a fare quello che ci piace e fotterci della gente
senza darmi pace.
Rime su rime produzioni e sequenze
rivoluzioni e vicende
siamo nelle orecchie di tutti
ma nessuno ci sente
è l'esempio vivente
praticamente
se un cd non si sa vendere è ovvio che non si vende
la gente può darmi del venduto ma non saprei esserlo anche volontariamente
rit.
zerouno a.k.a. suicidio
nel senso che amerai sto disco oppure ti farà schifo
ma comunque mi soddisfo con frasi del tipo:
"ho fatto cose che voi umani non avete mai sentito"
dai, ti dico in verità, mi trovi troppo divertito
la vittima è la musica ma io sono un pervertito
e lei ci sta, non alza un dito
sono 8 bit al byte ma si bagna lo stesso
all'udito se suona d'istinto primitivo
aborigeno ma digitale
usa l'elettricità come ossigeno per respirare
non conta i tasti che pigiano
ma fare casino non vale
nel disordine che origino scompare
appare chiaro
il prezzo è gratis, non è caro
come ci siamo ridotti così te lo spieghiamo
partiamo per sto viaggio e viaggiamo nel digitale
ma strano, resta sempre la voce di un essere umano
rit.
in fin dei conti, vogliamo solo fare musica, nient'altro
restiamo una sotto-cultura
zero uno
non c'è cura
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3. |
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o forse si?
ti devi muovere
ti devi muovere
in parole povere:
o salti ed eviti la bomba
o resterà solo polvere
ti devi muovere
o vuoi commuovere la gente con le tue opere?
dacci un taglio
sono solo soap-opere
soccombere alla battaglia è come
confondere chi è corretto
e chi sbaglia può torcere la realtà
ma resta da comprendere che
anche tu puoi distruggere il mondo
e in fondo
per me può pure esplodere
(blasta)
bisogna restare operativo
lottare
contro ogni forma di male
e che c'è il male è naturale
anche se la lotta fa male
ma la lotta può cambiare
o riportare al punto iniziale
in ogni caso non si può restare fermi
a guardare
sperando di poter restare indenni
manipolati dai potenti
e dalle idee di falsi intelligenti
ho gli occhi aperti
bisogna stare attenti
sono gli uomini più tranquilli
quelli che si rivelano più violenti
e non puoi prenderti una pausa
devi lottare
e non è importante farlo per una giusta causa
(crono)
il cuore è una bomba ad orologeria
comunque sia
è pronto al saltare al via
chiunque ci sia intorno
e non può fermarlo con una divisa
un colpo
un pezzo di carta visa
non ha prezzo, non compro
è lo sfogo della violenza
e sai che senza di essa
sarebbe tutto più facile ma la gente non ci pensa...
grida col migliore grido quello che hai capito
e fai capire al mondo che sei ancora operativo
com'è che va, quando giro la città?
va di merda
tra la gente che bestemmia la società
facendone parte mi sa
che è inevitabile combattere per quello che si ha
(sono solo chiacchiere)
tu resta operativo col respiro, con lo spirito
mi esprimo con l'ossimoro di chi sceglie il nulla per avere stimolo
è un simbolo, e tu tira dritto
con qualunque cosa dicono
non uscirai sconfitto sul patibolo
e il tipico atteggiamento
è quello di perdere tempo sul perchè di un comportamento spiegato col caos, con l'inquinamento
non puoi spiegare l'evento
ma puoi solo spiegare le ali
al resto penserà il vento
là fuori è una battaglia
la gente si caglia
su gente che sta a galla anche senza salvagente
è salva
tra bamba, siringhe, piombo e lama bianca
si tinge di rosso quando il cervello si stanca
è solo musica
ma a volte fa paura
e fa paura quando sotto c'è anche una sotto-cultura
è una cospirazione, una congiura
la città è circolazione sanguigna
ed esplode la venatura
è una società segreta se vieta se stessa a chi non resta operativo
abbassa la testa
abbassa la cresta
vai a riparti
perchè questa non è pioggia di sangue
questa è una tempesta
epocale
tu resta operativo
tu sai cosa fare
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4. |
Dire
04:13
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tra il dire e il fare c'è di mezzo un oceano di possibilità
che si creano in continuità
a volte si alleano con chi capirà
fra, in un frainteso cercano la verità
ma essa sfugge pure a chi la proferirà
è un meccanismo
contorto
corrotto
composto
come un losco complotto
sconosco
lo scopo
sconosco
conforto
confronto
sconfitto
non so parlare manco con il sottoscritto
...respira, prendi fiato
prendi la mira o il bersaglio sarà mancato
dato che non puoi sbagliare un colpo
una parola è un proiettile inesploso e senza controllo
sento il suono
non lo capisco al volo
ma provo a dargli tempo e luogo
fallisco di nuovo
non so più come mi muovo
cercando l'ultima parola non la trovo
è come sulla punta del microfono
rit.
io cosa voglio dire
tu cosa vuoi dire
difficile a capire
pensa con le rime
loro che vogliono dire
noi che vogliamo dire
sono parole che
scorrono continue
io cosa voglio dire a te
tu cosa vuoi dire a me
ognuno si capisce al 100% solo con sè
se a questo livello non c'è presto un rimedio
spiegami il meccanismo com'è
e perchè ci parliamo
tramite interpretazioni trasversali, travi saldi
e travisati i segni ci ignoriamo
troviamo un punto non diverso ma
restiamo ognuno chiuso nel proprio universo
e non usciamo
non riusciamo a darci un taglio
ogni rima è un abbaglio
ogni interpretazione è un sbaglio
il guaio è che sbagliando
non impariamo tanto l'uno dell'altro
è scacco matto al re
lo stanno già decapitando
al taglio!
ogni parola è mozza
una si strozza in gola
prima che ne esca a forza
oppure si smorza
in mezzo al baccano che la circonda
persa nell'oceano
un mc la ritrova
ognuno ha ragione e ha ragione
si cerca una mediazione
e vorresti essere una macchina, un operazione
avere solo zero e uno
e nessun'altra questione
nessun'altra interpretazione...
rit.
chi ha scommesso sul compromesso
è messo male da un pezzo
ora che attraverso queste strade
penso
a quant'è diverso quello che hai capito
e quello che ho detto
parli in senso largo
ma a me va troppo stretto
cerco in un vocabolario la voce vocabolario
ma
lo riporto al cartolaio
ha una crisi d'identità
ho inchiostro e calamaio
ma come si fa
ad affidargli un paio di idee
senza che nessuno traviserà
l'inchiostro è indelebile
non il suo significato
chi può assicurarmi che non sia cambiato?
fiato sprecato
quando soffi nelle orecchie della gente
sai già
che nel cervello tutto sarà evaporato
cerco un altro appiglio
un altro aggancio
dirlo è così difficile
ma faccio prima a capirlo
sfido ad interpretare esattamente quello che ho scritto
ma la magia sta proprio in questo conflitto
visto?
sono rime che acquistano vita propria
suoni che cercano una loro storia
parole che creano una persona
e possono anche distruggerla
mandarla in paranoia affinchè poi muoia
ora
raggruppo frammenti di giorno
rimandoli tra loro
sfioro concetti
ma tengo stretto il microfono
a mio modo riordino gli eventi
ed eventuali elementi emendati nelle menti in tempi troppo stretti
senti seti prime che formano filamenti
che ti lamenti?
se so che mi basta premere il tasto rec
e poi le onde sonore parleranno per me
e parleranno di me
rit.
il meccanismo com'è?
il meccanismo consiste nel non prenderti sul serio
sai chi devi prendere sul serio
sai chi non devi prendere sul serio
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5. |
GameB-Boy
03:58
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e chi mi parla di rap-game
non lo prendo più sul serio
ora che ho pezzi in stereo che danneggiano ogni ministero
e il desiderio di spaccare il mondo con i suoni
ora lo avvero
state buoni
quando tengo in mano il micro non ci vedo
e non ci credo
che tutto è iniziato per scherzo
scrivendo rime su un muretto
chi l'avrebbe mai detto che adesso
non avessi più pensato ad altro
e mento in cima il fatto: nonostante tutto sono un fallito, cazzo!
cresciuto coi giochini nell'era dei fili collegati ai tasti: "era roba da bambini"
altri pensavano agli spini quando io mi andavo infiltrando
e grazie a un pad ho imparato l'italiano
quando
la musica non era un passatempo come un altro
e in 8 bit, 5 canali sentivo lo spazio infinito
grazie, ho finito
alzo il mio dito
abbasso il mio udito
ora non ho più crediti per continuare
tanto vale iniziare a programmare il tutto
e contaminare il flusso
e chiudere rime a circuito chiuso
non se l'hai capito
rimango nell'uso
anche ora che la testa si muove
la musica testa il testimone
l'inchiesta è: come, quando, perchè e dove può finire un gioco che non finisce
ed è senza game over
rit.
gamebboy dimmi se sei (tu)
dimmi se sai
gamebboy dimme se sui
fondamenti delle tue passioni ci credi o ti annoi
e nella mia città voglion diventare tutti ballerini
già da un pò
con chi identifica l'hiphop coi pantaloni: ha fatto i dindini!
e lo ammiri perchè ha inventato un mestiere dal nulla
per svoltare nella falsa-city
siti minchia
che erano giochi per smanettoni
ora spiano nazioni e manipolano opinioni
di chi con aspirazioni da compositori
si ritrova a suonare quattro accordi da quattro soldi
quando sogni una cosa non sai dove puoi arrivare
e impronti una ricerca di cui ti importi
ti porti verso altri porti
fino a quando non ti conosci
e svolti
chi per farsi vedere
chi per farsi un piacere
ma solo chi lo fa sul serio può soprassedere
chi lo faceva per gli altri si taglia le vene
quando vede che di suo non resta più niente
rit.
gamebboy non si tratta di toyz
batterie con noise e sound da gameboy
è elettricità
zero uno e poi?
faccio il culo a voi che non volete semplicità
TIME TO DESTROY!
distruzione al cervello con un chip alieno
sai che non sono il maestro, ma nemmeno l'allievo
vuoi misurare i suoni ma non hai il giusto metro
provengono dal pianeta dal quale mi alleno
è il pianeta dell'impegno, della serietà, del continuo miglioramento
che non arriverà livello dopo livello
stage dopo stage,
gamebboy, dimmi se sei
al corrente dei tasti giusti da premere
a volte ti può sorprendere avere niente da perdere
niente da prendere
numeri o lettere
o emozioni in etere
restano a chi ha iniziato il gioco
e ora non può più smettere
così cosa vale?
essere normale?
o tessere altre tame? che tanto l'impegno è uguale
fai male a pensare che un problema non si può superare
perchè se è un gioco basta premere un tasto per continuare
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6. |
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(axy)
play!
inizierà una nuova sessione
sensore nei tasti dei passi del sole
presentazione in grande
lasciandomi alle spalle sto bagaglio pesante
rincorro luci suoni voci ombre
mentre è la mia ombra che mi rincorre
passo penombre
salto le tombe
scanso le foglie
resa puntiforme
non so cosa mi aspetta
si prospetta un altro tempo di cammino
con l'inerzia che mi guida a burattino
.......
pezzo infinito
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7. |
ZEROUNO (1)
12:03
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8. |
ZEROUNO
04:23
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tecnologia
portami via lontano
cos'hai da offrirmi?
andiamo
tra mondi paralleli e irraggiungibili
strano viaggiare stando fermi dove siamo
o forse non ci siamo più
e gli occhi diventano schermi per ciò che vediamo
funziona al contrario?
qual'è il reale più chiaro?
dove ci troviamo?
dove gli zero e uno vogliono dirmi come mi chiamo
come viviamo, dove andiamo
lentaci mano
rumore statico nella testa
la mette a massa e pensa
qual'è la risposta corretta
alla domanda se può passare nell'energia elettrica tutta la nostra essenza...
risposta aperta
tecnologia
sai le tue risposte alle tue domande imposte
e forse
non ti è necessario farle
sono solo due strade
vero o falso
acceso o spento
fare o non fare
non puoi sbagliare
rit.
zero uno
vero falso
acceso spento
io un altro
interno esterno
libertà comando
bianco nero
ipotesi fatto
dato emozione
numero parola
status rivoluzione
prima ora
distacco relazione
macchina persona
zero uno
calcola suona
ora domani
sarà come un reset
e se ti senti sempre assente
essenzialmente è essere te
può essere che è il malessere, c'è
e ti rende maschera anche fuori dal set
eh?
fuori da me
collegato alla realtà come una periferica
che mi da una visione gremita
di costanti e varietà
da mettere in ordine
per crearmi una personalità di incognite
dovrei imparare dalle macchine
funzionare solo a patto di restare stabile
e quando mi staccano la spina infischiarmene
e non fare un cazzo
fino a nuovo imput, fino a nuovo ordine
fino a una nuova emozione
dovrei imparare a non lavorare se non c'è retribuzione
e fermarmi ad ogni biforcazione
analizzare nei dettagli ogni situazione
dovrei farmene una ragione
...
ma che gusto ci sarebbe?
a noi piace perderci nelle nebbie
progettare la realtà fuori fuoco e senza linee nette
ad ogni modo sembra più divertente non essere costante
tanto, se diamo ordine sbagliamo
perchè il caos è un ordine
che non comprendiamo
e non sta a noi comprendere
aspettiamo
il sole che deve sorgere
io sono il primo a attendere
e attendo
stai attento
quando si sveglia il tempo
il metallo è freddo
col movimento si riscalda
aumento la temperatura
l'aria è rarefatta
è dura guardare il sole dritto in faccia
ma so che ogni volta che mi abbaglia
è come se mi abbraccia
e lascia aperta ogni mia domanda
e non posso rispondergli con solo due alternative
posso solo fissarlo e non capire
tecnologia
portami via lontano
cos'hai da offrirmi?
andiamo
tra mondi paralleli e raggiungibili
strano viaggiamo stando fermi dove siamo
o forse non ci siamo più
e gli occhi diventano schermi per ciò che vediamo
non mi fermi
rigurgiti i circuiti quando osservi
gli unici tui limiti che nemmeno comprendi
ma io voglio andare avanti
tu nemmeno ci tenti
forse gli automi sognano quando sono spenti...
tecnologia
forse è una forma di vita restia alla complessità
sfida la complessità
ma arriva a poco da dirmi
diffida dei calcoli
segui gli istinti indistinti
e la musica che senti e che hai sentito
la stessa ispirazione e come l'attivo
tecnologia
come posso essere da te istrutito se sono io che ti ho costruito?
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9. |
ZERODUE QUICK PROMO
03:33
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YOU CAN FIND ZERODUE ON CRONO.BANDCAMP.COM !!
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Crono Mazara Del Vallo, Italy
Il suono della strada che passa attraverso un chip
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