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ZEROUNO

by Crono

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1.
Intro 01:30
2.
Sottosuono 04:06
pensavo ce l'avessi fatta: inviato un contratto in Francia mentre la gente si complimentava: "frà il disco spacca!" si qualche critica a qualche traccia ma qualsiasi cosa faccia ci metto la faccia proseguo a oltranza tra prodotti professionali o amatoriali, occasioni promozionali e stores digitali se digitavi il nostro nome qualche tempo fa o sbagliavi o avii chi circari continuo a scrivere tra offerte di pezzi in radio e vendere a sti prezzi è caro ma se non pensi allo scrauso per un secondo l'applauso ti rende il resoconto di quanto non ho ancora sminkiato il mio suono al contrario ho seguito il feedback, rappresento mixmen, ma non ho ucciso la mia musica come hitman sono rimasto con un piede nel trend, un piede nel trash, un piede nel rap e ora metto mano al videogame tu premi start per iniziare: punto primo un album su un sito che ancora nessuno ha sentito nessun consiglio per l'acquisto, nessun mito non è mai esistito ho il numero della radio e lo perdo dal telefonino forse lo rigetto non scrivo di getto, a volte lo ammetto sfigato, poeta maledetto che hai detto? certo! mi permetto di affidare al lancio di una moneta il mio prossimo progetto rit. resto nel sottosuolo col mio sottosuono e mi sottopongo a questo sottovuoto in fondo è un sottogioco con cui sottogodo i bit sono otto il luogo è il sottosuolo (sottosuono) pensavo ce l'avessi fatta: ma a fare cosa? in realtà non l'ho mai saputo, è una faccenda misteriosa penso solo a fare rime a iosa, poi ho saputo a cosa porta cosa e al punto di non ritorno ero lontano da casa cosa posso chiedere di più? quando mi si apre la diffusione che stavo sognando mentre l'espressione che andavo pompando tanto cresceva che non sembravo più un matto, un fenomeno isolato cos'è cambiato? forse niente forse siamo migliorati solamente o stiamo continuando pur distrattamente a fare quello che ci piace e fotterci della gente senza darmi pace. Rime su rime produzioni e sequenze rivoluzioni e vicende siamo nelle orecchie di tutti ma nessuno ci sente è l'esempio vivente praticamente se un cd non si sa vendere è ovvio che non si vende la gente può darmi del venduto ma non saprei esserlo anche volontariamente rit. zerouno a.k.a. suicidio nel senso che amerai sto disco oppure ti farà schifo ma comunque mi soddisfo con frasi del tipo: "ho fatto cose che voi umani non avete mai sentito" dai, ti dico in verità, mi trovi troppo divertito la vittima è la musica ma io sono un pervertito e lei ci sta, non alza un dito sono 8 bit al byte ma si bagna lo stesso all'udito se suona d'istinto primitivo aborigeno ma digitale usa l'elettricità come ossigeno per respirare non conta i tasti che pigiano ma fare casino non vale nel disordine che origino scompare appare chiaro il prezzo è gratis, non è caro come ci siamo ridotti così te lo spieghiamo partiamo per sto viaggio e viaggiamo nel digitale ma strano, resta sempre la voce di un essere umano rit. in fin dei conti, vogliamo solo fare musica, nient'altro restiamo una sotto-cultura zero uno non c'è cura
3.
o forse si? ti devi muovere ti devi muovere in parole povere: o salti ed eviti la bomba o resterà solo polvere ti devi muovere o vuoi commuovere la gente con le tue opere? dacci un taglio sono solo soap-opere soccombere alla battaglia è come confondere chi è corretto e chi sbaglia può torcere la realtà ma resta da comprendere che anche tu puoi distruggere il mondo e in fondo per me può pure esplodere (blasta) bisogna restare operativo lottare contro ogni forma di male e che c'è il male è naturale anche se la lotta fa male ma la lotta può cambiare o riportare al punto iniziale in ogni caso non si può restare fermi a guardare sperando di poter restare indenni manipolati dai potenti e dalle idee di falsi intelligenti ho gli occhi aperti bisogna stare attenti sono gli uomini più tranquilli quelli che si rivelano più violenti e non puoi prenderti una pausa devi lottare e non è importante farlo per una giusta causa (crono) il cuore è una bomba ad orologeria comunque sia è pronto al saltare al via chiunque ci sia intorno e non può fermarlo con una divisa un colpo un pezzo di carta visa non ha prezzo, non compro è lo sfogo della violenza e sai che senza di essa sarebbe tutto più facile ma la gente non ci pensa... grida col migliore grido quello che hai capito e fai capire al mondo che sei ancora operativo com'è che va, quando giro la città? va di merda tra la gente che bestemmia la società facendone parte mi sa che è inevitabile combattere per quello che si ha (sono solo chiacchiere) tu resta operativo col respiro, con lo spirito mi esprimo con l'ossimoro di chi sceglie il nulla per avere stimolo è un simbolo, e tu tira dritto con qualunque cosa dicono non uscirai sconfitto sul patibolo e il tipico atteggiamento è quello di perdere tempo sul perchè di un comportamento spiegato col caos, con l'inquinamento non puoi spiegare l'evento ma puoi solo spiegare le ali al resto penserà il vento là fuori è una battaglia la gente si caglia su gente che sta a galla anche senza salvagente è salva tra bamba, siringhe, piombo e lama bianca si tinge di rosso quando il cervello si stanca è solo musica ma a volte fa paura e fa paura quando sotto c'è anche una sotto-cultura è una cospirazione, una congiura la città è circolazione sanguigna ed esplode la venatura è una società segreta se vieta se stessa a chi non resta operativo abbassa la testa abbassa la cresta vai a riparti perchè questa non è pioggia di sangue questa è una tempesta epocale tu resta operativo tu sai cosa fare
4.
Dire 04:13
tra il dire e il fare c'è di mezzo un oceano di possibilità che si creano in continuità a volte si alleano con chi capirà fra, in un frainteso cercano la verità ma essa sfugge pure a chi la proferirà è un meccanismo contorto corrotto composto come un losco complotto sconosco lo scopo sconosco conforto confronto sconfitto non so parlare manco con il sottoscritto ...respira, prendi fiato prendi la mira o il bersaglio sarà mancato dato che non puoi sbagliare un colpo una parola è un proiettile inesploso e senza controllo sento il suono non lo capisco al volo ma provo a dargli tempo e luogo fallisco di nuovo non so più come mi muovo cercando l'ultima parola non la trovo è come sulla punta del microfono rit. io cosa voglio dire tu cosa vuoi dire difficile a capire pensa con le rime loro che vogliono dire noi che vogliamo dire sono parole che scorrono continue io cosa voglio dire a te tu cosa vuoi dire a me ognuno si capisce al 100% solo con sè se a questo livello non c'è presto un rimedio spiegami il meccanismo com'è e perchè ci parliamo tramite interpretazioni trasversali, travi saldi e travisati i segni ci ignoriamo troviamo un punto non diverso ma restiamo ognuno chiuso nel proprio universo e non usciamo non riusciamo a darci un taglio ogni rima è un abbaglio ogni interpretazione è un sbaglio il guaio è che sbagliando non impariamo tanto l'uno dell'altro è scacco matto al re lo stanno già decapitando al taglio! ogni parola è mozza una si strozza in gola prima che ne esca a forza oppure si smorza in mezzo al baccano che la circonda persa nell'oceano un mc la ritrova ognuno ha ragione e ha ragione si cerca una mediazione e vorresti essere una macchina, un operazione avere solo zero e uno e nessun'altra questione nessun'altra interpretazione... rit. chi ha scommesso sul compromesso è messo male da un pezzo ora che attraverso queste strade penso a quant'è diverso quello che hai capito e quello che ho detto parli in senso largo ma a me va troppo stretto cerco in un vocabolario la voce vocabolario ma lo riporto al cartolaio ha una crisi d'identità ho inchiostro e calamaio ma come si fa ad affidargli un paio di idee senza che nessuno traviserà l'inchiostro è indelebile non il suo significato chi può assicurarmi che non sia cambiato? fiato sprecato quando soffi nelle orecchie della gente sai già che nel cervello tutto sarà evaporato cerco un altro appiglio un altro aggancio dirlo è così difficile ma faccio prima a capirlo sfido ad interpretare esattamente quello che ho scritto ma la magia sta proprio in questo conflitto visto? sono rime che acquistano vita propria suoni che cercano una loro storia parole che creano una persona e possono anche distruggerla mandarla in paranoia affinchè poi muoia ora raggruppo frammenti di giorno rimandoli tra loro sfioro concetti ma tengo stretto il microfono a mio modo riordino gli eventi ed eventuali elementi emendati nelle menti in tempi troppo stretti senti seti prime che formano filamenti che ti lamenti? se so che mi basta premere il tasto rec e poi le onde sonore parleranno per me e parleranno di me rit. il meccanismo com'è? il meccanismo consiste nel non prenderti sul serio sai chi devi prendere sul serio sai chi non devi prendere sul serio
5.
GameB-Boy 03:58
e chi mi parla di rap-game non lo prendo più sul serio ora che ho pezzi in stereo che danneggiano ogni ministero e il desiderio di spaccare il mondo con i suoni ora lo avvero state buoni quando tengo in mano il micro non ci vedo e non ci credo che tutto è iniziato per scherzo scrivendo rime su un muretto chi l'avrebbe mai detto che adesso non avessi più pensato ad altro e mento in cima il fatto: nonostante tutto sono un fallito, cazzo! cresciuto coi giochini nell'era dei fili collegati ai tasti: "era roba da bambini" altri pensavano agli spini quando io mi andavo infiltrando e grazie a un pad ho imparato l'italiano quando la musica non era un passatempo come un altro e in 8 bit, 5 canali sentivo lo spazio infinito grazie, ho finito alzo il mio dito abbasso il mio udito ora non ho più crediti per continuare tanto vale iniziare a programmare il tutto e contaminare il flusso e chiudere rime a circuito chiuso non se l'hai capito rimango nell'uso anche ora che la testa si muove la musica testa il testimone l'inchiesta è: come, quando, perchè e dove può finire un gioco che non finisce ed è senza game over rit. gamebboy dimmi se sei (tu) dimmi se sai gamebboy dimme se sui fondamenti delle tue passioni ci credi o ti annoi e nella mia città voglion diventare tutti ballerini già da un pò con chi identifica l'hiphop coi pantaloni: ha fatto i dindini! e lo ammiri perchè ha inventato un mestiere dal nulla per svoltare nella falsa-city siti minchia che erano giochi per smanettoni ora spiano nazioni e manipolano opinioni di chi con aspirazioni da compositori si ritrova a suonare quattro accordi da quattro soldi quando sogni una cosa non sai dove puoi arrivare e impronti una ricerca di cui ti importi ti porti verso altri porti fino a quando non ti conosci e svolti chi per farsi vedere chi per farsi un piacere ma solo chi lo fa sul serio può soprassedere chi lo faceva per gli altri si taglia le vene quando vede che di suo non resta più niente rit. gamebboy non si tratta di toyz batterie con noise e sound da gameboy è elettricità zero uno e poi? faccio il culo a voi che non volete semplicità TIME TO DESTROY! distruzione al cervello con un chip alieno sai che non sono il maestro, ma nemmeno l'allievo vuoi misurare i suoni ma non hai il giusto metro provengono dal pianeta dal quale mi alleno è il pianeta dell'impegno, della serietà, del continuo miglioramento che non arriverà livello dopo livello stage dopo stage, gamebboy, dimmi se sei al corrente dei tasti giusti da premere a volte ti può sorprendere avere niente da perdere niente da prendere numeri o lettere o emozioni in etere restano a chi ha iniziato il gioco e ora non può più smettere così cosa vale? essere normale? o tessere altre tame? che tanto l'impegno è uguale fai male a pensare che un problema non si può superare perchè se è un gioco basta premere un tasto per continuare
6.
(axy) play! inizierà una nuova sessione sensore nei tasti dei passi del sole presentazione in grande lasciandomi alle spalle sto bagaglio pesante rincorro luci suoni voci ombre mentre è la mia ombra che mi rincorre passo penombre salto le tombe scanso le foglie resa puntiforme non so cosa mi aspetta si prospetta un altro tempo di cammino con l'inerzia che mi guida a burattino ....... pezzo infinito
7.
ZEROUNO (1) 12:03
8.
ZEROUNO 04:23
tecnologia portami via lontano cos'hai da offrirmi? andiamo tra mondi paralleli e irraggiungibili strano viaggiare stando fermi dove siamo o forse non ci siamo più e gli occhi diventano schermi per ciò che vediamo funziona al contrario? qual'è il reale più chiaro? dove ci troviamo? dove gli zero e uno vogliono dirmi come mi chiamo come viviamo, dove andiamo lentaci mano rumore statico nella testa la mette a massa e pensa qual'è la risposta corretta alla domanda se può passare nell'energia elettrica tutta la nostra essenza... risposta aperta tecnologia sai le tue risposte alle tue domande imposte e forse non ti è necessario farle sono solo due strade vero o falso acceso o spento fare o non fare non puoi sbagliare rit. zero uno vero falso acceso spento io un altro interno esterno libertà comando bianco nero ipotesi fatto dato emozione numero parola status rivoluzione prima ora distacco relazione macchina persona zero uno calcola suona ora domani sarà come un reset e se ti senti sempre assente essenzialmente è essere te può essere che è il malessere, c'è e ti rende maschera anche fuori dal set eh? fuori da me collegato alla realtà come una periferica che mi da una visione gremita di costanti e varietà da mettere in ordine per crearmi una personalità di incognite dovrei imparare dalle macchine funzionare solo a patto di restare stabile e quando mi staccano la spina infischiarmene e non fare un cazzo fino a nuovo imput, fino a nuovo ordine fino a una nuova emozione dovrei imparare a non lavorare se non c'è retribuzione e fermarmi ad ogni biforcazione analizzare nei dettagli ogni situazione dovrei farmene una ragione ... ma che gusto ci sarebbe? a noi piace perderci nelle nebbie progettare la realtà fuori fuoco e senza linee nette ad ogni modo sembra più divertente non essere costante tanto, se diamo ordine sbagliamo perchè il caos è un ordine che non comprendiamo e non sta a noi comprendere aspettiamo il sole che deve sorgere io sono il primo a attendere e attendo stai attento quando si sveglia il tempo il metallo è freddo col movimento si riscalda aumento la temperatura l'aria è rarefatta è dura guardare il sole dritto in faccia ma so che ogni volta che mi abbaglia è come se mi abbraccia e lascia aperta ogni mia domanda e non posso rispondergli con solo due alternative posso solo fissarlo e non capire tecnologia portami via lontano cos'hai da offrirmi? andiamo tra mondi paralleli e raggiungibili strano viaggiamo stando fermi dove siamo o forse non ci siamo più e gli occhi diventano schermi per ciò che vediamo non mi fermi rigurgiti i circuiti quando osservi gli unici tui limiti che nemmeno comprendi ma io voglio andare avanti tu nemmeno ci tenti forse gli automi sognano quando sono spenti... tecnologia forse è una forma di vita restia alla complessità sfida la complessità ma arriva a poco da dirmi diffida dei calcoli segui gli istinti indistinti e la musica che senti e che hai sentito la stessa ispirazione e come l'attivo tecnologia come posso essere da te istrutito se sono io che ti ho costruito?
9.
YOU CAN FIND ZERODUE ON CRONO.BANDCAMP.COM !!

credits

released January 1, 2010

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Crono Mazara Del Vallo, Italy

Il suono della strada che passa attraverso un chip

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